Qualcosa, però, sta cambiando. Ieri alcuni militari dell'esercito governativo si sono rifiutati di sparare contro i monaci e si sono inginocchiati dinanzi a loro. Altri si sono rifiutati di sparare contro la folla. Nel frattempo, però, non si hanno più notizie del premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi (il principale leader di opposizione dell'attuale governo).
Io sento di dovermi associare al grido di protesta internazionale levatosi da più parti contro le repressioni attuate dal regime birmano. Un grido simbolico dal colore rosso.
